Hai il papilloma virus? Ecco cosa succede davvero se hai rapporti sessuali

Contrarre il Papilloma virus umano (HPV) attraverso i rapporti sessuali è estremamente frequente e, al contrario di quanto molti pensano, può accadere anche quando non sono presenti sintomi evidenti. Il virus è altamente diffuso nella popolazione sessualmente attiva e si trasmette grazie al contatto intimo, in particolare durante rapporti vaginali, anali e orali. Chiunque sia portatore del virus, anche inconsapevolmente, può trasmetterlo al/alla partner, motivo per cui l’informazione e la prevenzione assumono un ruolo centrale sia per la salute individuale che di coppia.

Modalità di trasmissione e cosa succede nel corpo

Il contagio avviene in genere tramite il contatto diretto tra mucose o epidermide durante rapporti sessuali non protetti. Il preservativo riduce il rischio ma non lo elimina completamente, poiché l’HPV può trovarsi anche su superfici cutanee non coperte dal profilattico. Inoltre, il virus può essere trasmesso anche attraverso “petting”, uso condiviso di sex toys o sesso orale, favorendo il passaggio in varie regioni del corpo, incluso il cavo orale e la gola Papillomavirus .

Una delle caratteristiche peculiari dell’HPV è la capacità di essere trasmesso anche da chi non manifesta alcun sintomo. La maggior parte delle persone infettate dal virus non sa di esserlo, poiché il sistema immunitario riesce spesso a neutralizzare il virus prima che si sviluppino lesioni o condilomi visibili né genitali né orali . Tuttavia, in alcuni casi, il virus può persistere nell’organismo e, con il tempo, causare lesioni precancerose o, raramente, evolvere in tumori, soprattutto a carico della cervice uterina, del pene, dell’ano e del cavo orale.

Rapporti sessuali: comportamenti consigliati e rischi reali

Se ti viene diagnosticata una infezione da HPV, puoi comunque mantenere la tua attività sessuale. Ecco alcuni punti fondamentali da considerare:

  • Informare il partner è essenziale: La trasparenza è importante per la tutela reciproca. In una relazione stabile, è probabile che il/la partner sia già stato/a esposto/a al virus .
  • Screening regolari: È consigliabile che anche il/la partner effettui una visita medica e i relativi esami diagnostici per verificare la presenza del virus o di eventuali lesioni correlate.
  • Rapporti occasionali: In presenza di rapporti con nuovi partner, è fondamentale utilizzare il preservativo e informare la persona coinvolta sui rischi. Questa precauzione non elimina il rischio, ma lo riduce .
  • Astenersi da rapporti in presenza di lesioni evidenti: Se hai condilomi visibili o lesioni attive, è preferibile sospendere l’attività sessuale finché non vengano trattate, per ridurre il rischio di trasmissione .

Dal punto di vista scientifico, non è necessario cambiare radicalmente le proprie abitudini sessuali dopo la diagnosi di HPV, specialmente se si vive una relazione stabile: la trasmissione, infatti, può avvenire anche in assenza di sintomi o anni dopo l’infezione originale .

Possibili complicazioni e decorso naturale dell’infezione

Nella maggioranza dei casi l’infezione da HPV guarisce spontaneamente grazie all’azione del sistema immunitario. Tuttavia, alcune varianti del virus (sierotipi) possono rimanere latenti e
causare col tempo modificazioni delle cellule del collo dell’utero o di altre regioni genitali e orali, portando alla predisposizione per lo sviluppo di tumori. Questo processo è comunque molto raro e richiede diversi anni prima che eventuali lesioni si trasformino in forme tumorali Papillomavirus .

  • Condilomi genitali: Sono escrescenze benigne della pelle o delle mucose, fastidiose ma generalmente non pericolose.
  • Lesioni precancerose: Possono essere identificate e trattate precocemente attraverso esami di screening, come il Pap test e l’HPV test.
  • Tumori: Solo una percentuale minima delle infezioni non regredisce e può evolvere in tumori del collo dell’utero, dell’ano, del pene e del cavo orale .

La diagnosi precoce resta la strategia principale per ridurre i rischi associati all’HPV, sia nelle donne che negli uomini. I programmi di screening permettono di intercettare le lesioni prima che si trasformino in problemi più gravi.

Prevenzione, vaccino e buone pratiche sessuali

La prevenzione dell’infezione da HPV è il punto cardine per tutelare la propria salute e quella dei partner sessuali. Oltre all’uso consistente del preservativo, la pratica più efficace è la vaccinazione contro i ceppi più pericolosi dell’HPV. Il vaccino viene raccomandato a tutti i ragazzi e le ragazze, ma può essere somministrato anche in età adulta per potenziare le difese e ridurre i rischi di contagio e complicanze .

  • Screening di routine: Seguendo i programmi di screening, soprattutto per le donne, è possibile individuare infezioni e lesioni precancerose in fase molto precoce.
  • Educazione sessuale: Avere consapevolezza su come si trasmette l’HPV aiuta a ridurre comportamenti a rischio e a promuovere una sessualità responsabile.
  • Trattamento delle lesioni: Quando si sviluppano condilomi o lesioni più serie, è necessaria la valutazione da uno specialista per la rimozione mediante tecniche come laser, crioterapia o escissione chirurgica, nel rispetto della funzionalità e della fertilità .

In sintesi, avere l’HPV non significa doversi privare della propria sessualità, ma diventa fondamentale informare i partner, adottare misure protettive e aderire ai controlli medici, per tutelare la propria salute e quella degli altri. L’adesione ai programmi vaccinali e agli screening preventivi sono le armi più efficaci a disposizione della popolazione adulta e giovane per ridurre l’incidenza di lesioni e tumori correlati al Papilloma virus.

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