L’assistenza a un familiare malato o non autosufficiente impone spesso costi personali, economici e lavorativi molto rilevanti. In Italia, dal 2025, il sostegno a chi svolge il ruolo di caregiver familiare è stato riorganizzato in diversi strumenti economici e amministrativi dedicati proprio a supportare chi si prende quotidianamente cura di parenti in situazione di grave disabilità, invalidità o non autosufficienza. Questi aiuti comprendono bonus economici diretti, permessi lavorativi, congedi straordinari e incentivi a livello nazionale e/o regionale.
I principali bonus economici per il caregiver familiare
Il Bonus Caregiver rappresenta la misura di sostegno economico più conosciuta e strutturata. Secondo la normativa vigente dal 1° gennaio 2025, questo bonus prevede un nuovo sistema di finanziamento attraverso l’integrazione del Fondo Caregiver con il Fondo per le non autosufficienze, creando una redistribuzione delle risorse disponibili. In concreto, l’importo del beneficio dipende dalle risorse stanziate ogni anno e può subire variazioni in base alle decisioni adottate dal governo e dalle regioni, ma la tendenza attuale è una riduzione rispetto agli anni precedenti, anche se il diritto all’accesso rimane invariato per i legittimati.
Hanno diritto al bonus tutti coloro che, pur senza una formazione specifica, si occupano di assistere in modo costante e gratuito un parente con disabilità grave certificata o non autosufficienza riconosciuta dalla Legge 104. Importante è la soglia minima di impegno: per essere considerati caregiver, bisogna garantire almeno 28 ore settimanali di assistenza, spesso confermate tramite autocertificazione o documentazione ufficiale.
Oltre al Bonus Caregiver, sono previste altre misure:
- Assegno di cura: un contributo economico erogato, di norma, direttamente al familiare che presta assistenza oppure per coprire parzialmente le spese di un’assistente familiare regolarmente assunta. Gli importi variano tra 300 e 800 euro mensili a seconda della gravità del quadro clinico e delle disponibilità regionali.
- Bonus figli disabili: misura integrativa per i nuclei con minori gravemente disabili, in cui la famiglia può ottenere fino a 109 euro mensili aggiuntivi per figli al di sotto dei tre anni presso la convivente.
- Contributo di cura: erogato soprattutto per casi di disabilità grave, con importi che dipendono dal livello di bisogno sociosanitario e dall’indicatore ISEE, con soglie generalmente inferiori a 25.000 euro annui.
Agevolazioni lavorative e permessi retribuiti
La normativa italiana offre specifici permessi lavorativi retribuiti riconosciuti dalla Legge 104. Questi diritti spettano ai lavoratori dipendenti che prestano cura a familiari con disabilità riconosciuta e consentono di assentarsi per esigenze assistenziali fondamentali:
- Permessi mensili (Legge 104): fino a 3 giorni al mese di permesso retribuito, frazionabili anche in ore, a carico dell’INPS e del datore di lavoro.
- Congedo straordinario retribuito: fino a un massimo di 2 anni nell’intero arco della vita lavorativa (anche non continuativi), con corresponsione di un’indennità commisurata all’ultima retribuzione e copertura contributiva figurativa.
- Trasformazione del rapporto di lavoro: è tutelato il diritto a lavorare in modalità part time, smart working o richiedere trasferimento nella sede più vicina al domicilio dell’assistito, quando compatibile con le esigenze aziendali e il ruolo svolto.
Questi strumenti sono fondamentali per conciliare l’attività professionale con le responsabilità familiari, riducendo il rischio di esclusione dal mondo del lavoro, soprattutto per le donne.
Procedure, requisiti e tempistiche per ottenere i bonus
Per accedere ai diversi sussidi occorrono requisiti specifici e il rispetto di precise procedure telematiche e documentali. I requisiti più comuni includono:
- ISEE sociosanitario entro i limiti previsti (quasi sempre inferiore a 25.000 euro per i principali bonus nazionali, salvo integrazioni regionali).
- Certificazione di disabilità grave o di non autosufficienza rilasciata da commissioni mediche pubbliche.
- Per i bonus legati all’assunzione di assistenti familiari, è obbligatorio presentare copia del contratto di lavoro, buste paga e versamenti contributivi INPS della badante o collaboratore domestico.
La domanda per il bonus caregiver e per altri contributi si presenta generalmente tramite i portali INPS o i siti regionali dedicati ai bandi per assistenza domiciliare; è necessario autenticarsi mediante SPID, CIE o CNS. Una volta protocollata la richiesta, la pubblica amministrazione fornisce una ricevuta riepilogativa via email e una risposta sull’accoglimento della domanda entro 30 giorni, seguita dall’erogazione della prima rata del contributo in caso di esito positivo.
Si ricorda che le scadenze annuali sono fissate da INPS o dalle regioni, quindi è indispensabile monitorare i portali ufficiali per non perdere la finestra temporale utile alla domanda.
Altri aiuti e incentivi regionali e locali
Oltre agli strumenti nazionali, molte Regioni e Comuni italiani istituiscono autonomamente bandi di sostegno all’assistenza familiare. Questi possono comprendere:
- Buoni servizio o voucher per coprire servizi di badantato, trasporti dedicati o acquisto di dispositivi di domotica e ausili sanitari.
- Progetti di sollievo finanziati periodicamente, che permettono di accedere temporaneamente a servizi di assistenza, vacanze protette o strutture diurne con costi azzerati o scontati per il caregiver.
- Rimborsi per spese documentate, soprattutto in caso di assunzione regolare di personale domestico per l’assistenza.
L’accesso a queste misure varia da zona a zona: è quindi consigliato consultare i siti dei servizi sociali comunali e degli assessorati regionali alla salute o al welfare per tutte le opportunità attive sul proprio territorio.
In conclusione, il sistema italiano offre un’articolata gamma di bonus, agevolazioni e strumenti di sostegno economico e pratico per chi assiste un familiare malato, disabile o non autosufficiente. L’accesso a questi benefici richiede attenzione alle procedure, ai requisiti documentali e alle scadenze, ma rappresenta un sostegno fondamentale nel percorso di cura e supporto familiare.